Nazionale di calcio dell'Ungheria

rappresentativa nazionale maschile di calcio dell'Ungheria

La nazionale di calcio dell'Ungheria (ungherese: magyar labdarúgó-válogatott) è la squadra di calcio che rappresenta l'Ungheria nelle varie competizioni ufficiali o amichevoli riservate a squadre nazionali ed è posta sotto l'egida della Federazione calcistica ungherese.

Bandiera dell'UngheriaUngheria
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Sport Calcio
FederazioneMLSZ
(HU) Magyar Labdarúgó Szövetség
ConfederazioneUEFA
Codice FIFAHUN
SoprannomeMagyarok (Magiari)
SelezionatoreBandiera dell'Italia Marco Rossi
Record presenzeBalázs Dzsudzsák (109)
CapocannoniereFerenc Puskás (84)
Ranking FIFA30º (26 ottobre 2023)[1]
Esordio internazionale
Bandiera dell'Austria Austria 5 - 0 Ungheria Bandiera dell'Ungheria
Vienna[2], Impero austro-ungarico; 12 ottobre 1902
Migliore vittoria
Bandiera della Russia Impero russo 0 - 12 Ungheria Bandiera dell'Ungheria
Mosca[3], Impero russo; 12 luglio 1912
Bandiera dell'Ungheria Ungheria 13 - 1 Francia Bandiera della Francia
Budapest, Ungheria; 12 giugno 1927
Bandiera dell'Ungheria Ungheria 12 - 0 Albania Bandiera dell'Albania
Budapest[4], Ungheria; 24 settembre 1950
Peggiore sconfitta
Bandiera dell'Ungheria Ungheria 0 - 7 Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra
Budapest, Ungheria; 10 giugno 1908
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra dilettanti 7 - 0 Ungheria Bandiera dell'Ungheria
Solna, Svezia; 30 giugno 1912
Bandiera della Germania Germania 7 - 0 Ungheria Bandiera dell'Ungheria
Colonia, Germania; 6 aprile 1941
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 8 - 1 Ungheria Bandiera dell'Ungheria
Amsterdam, Paesi Bassi; 11 ottobre 2013
Campionato del mondo
Partecipazioni9 (esordio: 1934)
Miglior risultatoArgento Secondo posto nel 1938, 1954
Campionato d'Europa
Partecipazioni4 (esordio: 1964)
Miglior risultatoBronzo Terzo posto nel 1964
Coppa Internazionale
Partecipazioni6 (esordio: 1927-1930)
Miglior risultatoOro Campione nel 1948-1953
Torneo Olimpico
Partecipazioni3[5] (esordio: 1912)
Miglior risultatoQuarti di finale nel 1912
UEFA Nations League
Partecipazioni2 (esordio: 2018-2019)
Miglior risultato8º posto nella Lega A 2022-2023

È stata, sino agli anni settanta del XX secolo, una delle rappresentative più valide e temute. Conta nove partecipazioni ai campionati mondiali (finalista nel 1938 e nel 1954, ultima partecipazione nel 1986) e quattro a quelli europei, dove ha ottenuto come migliore risultato un terzo posto. Tra gli altri trofei conta anche una Coppa Internazionale (edizione 1948-1953). La nazionale olimpica ha vinto tre ori (1952, 1964, 1968), record di successi nella competizione.

Tra i calciatori più famosi che vi hanno giocato ci sono Ferenc Puskás e Flórián Albert (Pallone d'oro 1967). Proprio Ferenc Puskás, nel 2004, è stato il giocatore scelto dalla Federazione nazionale come Golden Player, ovvero il miglior calciatore del primo mezzo secolo di vita dell'UEFA, oltre che l'unico ungherese inserito dal grande Pelé nei FIFA 100, lista dei migliori cento calciatori della storia stilata per commissione della FIFA stessa per celebrarne il centenario (2004).

Il posizionamento più alto finora raggiunto dalla nazionale nella classifica mondiale della FIFA è stato il 18º posto ad aprile e maggio 2016, mentre il peggiore è stato l'87º posto nel luglio 1996. Al 21 settembre 2023 l'Ungheria occupa attualmente il 32º posto in classifica[1].

Gioca tradizionalmente in maglia rossa, pantaloncini bianchi e calzettoni verdi.

Storia

Primi anni e sviluppo (1875-1918)

Il gioco del calcio approda in Ungheria a partire già dagli anni settanta del XIX secolo, importato dagli inglesi. Le prime fonti attestate sul nuovo football risalgono al 1879, quando Lajos Molnár pubblica un libro in cui sono esposte delle metodologie di lavoro atletiche ad esso attinenti. Più tardi, nel 1890, il giornale Sport-Világ cura un opuscolo in cui illustra il regolamento di questo sport grazie a Mihály Bély e Manó Szaffka.

In virtù dell'Ausgleich l'Ungheria ha diritto ad avere una federazione calcistica separata da quella austriaca, così, il 19 gennaio 1901, nasce la Magyar Labdarúgó Szövetség (MLSZ) con presidente Géza Jász.Nello stesso anno prende il via il primo campionato ungherese di calcio, che viene vinto dal Budapesti Torna Club, mentre i migliori calciatori sono selezionati per tre incontri amichevoli contro gli inglesi del Richmond AFC (sconfitta 0-4) e Surrey Wanderers (sconfitte 1-5 e 1-6). Il 12 ottobre 1902 viene invece giocata la prima partita della nazionale ungherese, che, guidata dal giornalista Ferenc Gillemot in qualità di primo Commissario tecnico e dal poliedrico atleta Alfréd Hajós in campo, viene sconfitta dall'Austria con risultato finale di 0-5.

Alfréd Hajós

Come dimostrano i continui cambi di allenatore (quattro in sei anni), la rappresentativa magiara faticò all'inizio ad emergere e formare un gruppo consolidato. Frigyes Minder fu il primo selezionatore che riuscì a sollevare la squadra.

Il 26 maggio 1910 a Budapest venne programmata la seconda partita della nazionale con avversario l'Italia, guidata da Umberto Meazza. Al termine dell'incontro i magiari vinsero con il risultato di 6-1, segnando con la doppietta di Imre Schlosser e i gol di Weisz, Karoly, Dobo, Korody contro il gol dell'italiano Rizzi.

Il nucleo principale della compagine era costituito da giovani, anche minorenni, come Schlosser-Lakatos, autore di una doppietta contro gli azzurri, più volte gólkirály e più longevo calciatore in nazionale maggiore (dal 1906 al 1927), appartenente al FTC, società che tra il 1908 e il 1913 conquistò cinque campionati di fila.

Successivamente la selezione ungherese cominciò ad imporsi contro nazionali già affermate. Furono quelli, infatti, gli anni della nascita della cosiddetta scuola danubiana, che faceva capo ad Austria (nota anteguerra come Wunderteam, "squadra delle meraviglie"), Boemia e alla stessa Ungheria, i tre principali Paesi dell'Impero austro-ungarico attraversati proprio dal fiume Danubio.Nel 1912 la nazionale ungherese partecipò ai Giochi olimpici, ma fu battuta nettamente per 7 a 0 dalla squadra del Regno Unito, uscendo dal torneo.

Periodo interbellico (1919-1943)

Anni venti

Il Fogl-Gát degli anni Venti

Nel 1919 Budapest è in concorso per ospitare i Giochi olimpici del 1920 ma il CIO assegna l'organizzazione dell'evento ad Anversa e decide di escluderne i Paesi che avevano scatenato la guerra, compresa l'Ungheria. Senza la possibilità di giocare sfide importanti, si succedono nel 1920 József Harsády e Lajos Tibor in qualità di commissari tecnici, ma con risultati molto scarsi (nessuna vittoria nell'anno solare). Il 7 ottobre 1920, contro l'Austria, Tibor schiera per la prima volta i fratelli Károly e József Fogl dell'Újpest, che resteranno titolari della nazionale per molte partite nell'arco del decennio, costituendo il celebre Fogl-Gát (o "Diga-Fogl").

Nel 1924 l'Ungheria prende parte al torneo calcistico dei Giochi olimpici di Parigi. Nel primo turno i magiari battono facilmente la Polonia per 5-0, mentre nella sfida successiva vengono sconfitti a sorpresa dall'Egitto per 3-0 nonostante le presenze, tra gli altri, di György Orth, Zoltán Opata, Béla Guttmann e Ferenc Hirzer facessero risaltare un grosso divario tecnico. I motivi della sconfitta (accolta come una disfatta dai tifosi ungheresi) sono probabilmente da imputare a un ammutinamento degli stessi calciatori nei confronti dei dirigenti federali, noto come "Grande ammutinamento del 1924". Dalla fine degli anni venti viene convocato tra le file magiare un folto numero di calciatori rumeni (tra cui ci sono Albert Ströck, Elemér Berkessy, István Avar, Mihai Tänzer, Iuliu Baratky e Iuliu Bodola) in virtù di origini ungheresi.

Anni trenta

József Takács e Géza Toldi, protagonisti delle Coppe Internazionali 1927-1930, 1931-1932 e 1933-1935

Nel 1930 Mihály Pataki, da poco ritiratosi, riceve l'incarico di commissario tecnico dopo il biennio di János Földessy. L'11 maggio la squadra di Pataki si scontra a Budapest contro l'Italia di Vittorio Pozzo nella sfida decisiva per l'assegnazione della prima Coppa Internazionale. L'Ungheria viene sconfitta per 0-5 dagli atleti italiani appositamente recatisi sui luoghi della Grande guerra prima dell'incontro, guidati dal loro CT che vi aveva combattuto. Dopo tale sconfitta Pataki non viene confermato e al suo posto torna, per la quarta volta, Frigyes Minder. Nel frattempo la MLSZ, al pari di molte altre federazioni calcistiche europee, non iscrive la nazionale al primo campionato mondiale da giocarsi in Uruguay, Nell'autunno del 1930 Lajos Máriássy viene scelto come nuovo allenatore dei magiari. Durante il suo secondo incarico viene giocata la seconda Coppa Internazionale, che si conclude nel 1932 con la vittoria dell'Austria (che proprio in questi anni si guadagna il soprannome di Wunderteam, cioè "squadra delle meraviglie", a seguito di 14 risultati utili consecutivi) e il terzo posto dell'Ungheria. Poco dopo il termine del torneo Ödön Nádas succede a Máriássy.

Durante la gestione di Nádas l'Ungheria riesce per la prima volta a partecipare ad un campionato mondiale di calcio, quello del 1934, passando per le neo introdotte qualificazioni. I magiari riescono, infatti, a vincere il girone eliminatorio insieme all'Austria. L'Ungheria esordisce quindi in un campionato del mondo contro l'Egitto, vincendo per 4-2 agli ottavi di finale, ma viene poi estromessa dopo la sconfitta con la tradizionale rivale austriaca nel turno successivo.

Nel 1934 l'allenatore Nádas viene sostituito dal poliziotto Károly Dietz. Questi costruisce una squadra di abili ed estrosi palleggiatori intorno a György Sárosi, centravanti e all'occorrenza mezzala e centromediano sistemista, che in questo periodo si impone come miglior calciatore del mondo al pari dell'italiano Meazza e dell'austriaco Sindelar. Dietz esordisce come commissario tecnico il 14 ottobre battendo 3-1 il Wunderteam in Coppa Internazionale, torneo in cui alla fine del 1935 i magiari arrivano secondi a pari punti proprio con l'Austria.

Finale Mondiale del 1938
Fase di Ungheria-Svizzera ai Campionati del mondo in Francia (12/06/1938)
Polonia-Ungheria 4-2 (27/08/1939), ultima partita prima della Campagna di Polonia

Nell'aprile del 1936 prende il via la sfortunata quarta edizione della Coppa internazionale, che si conclude anzitempo (nel 1938) a causa dell'Anschluss e del conseguente scioglimento della squadra austriaca mentre l'Ungheria è al primo posto. Nel frattempo, nell'estate dello stesso anno, la squadra dei dilettanti allenata da Zoltán Opata viene estromessa già al primo turno del torneo olimpico riportando una sconfitta per 3-0 con la Polonia.

Nel 1937 l'Ungheria ben figura in alcune partite, tra cui una vittoria per 8-3 contro la Cecoslovacchia con 7 gol di Sárosi (record nazionale) al celebre portiere František Plánička, che riconsegna ai magiari prestigio europeo, tanto da essere considerati testa di serie alle qualificazioni al campionato mondiale del 1938. L'Ungheria si qualifica alla competizione vincendo per 11-1 contro la Grecia nella gara unica dei play-off. I magiari esordiscono battendo le Indie Orientali Olandesi, poi superano la Svizzera nei quarti di finale e la Svezia in semifinale. In finale trovano l'Italia campione del mondo in carica guidata da Giuseppe Meazza, considerato insieme a Sárosi (e all'austriaco Matthias Sindelar) il più grande calciatore dell'epoca. Nell'incontro, giocato a Colombes, gli uomini decisivi sono però Gino Colaussi e Silvio Piola, che segnano una doppietta a testa. La partita finisce 4-2 per gli italiani (segnano per gli ungheresi Sárosi e Pál Titkos).

Dopo la finale mondiale l'Ungheria non riesce a vincere per altre sette partite, causando il licenziamento del commissario tecnico Károly Dietz e la sua sostituzione con Dénes Ginzery nel 1939. L'esordio del nuovo allenatore coincide con l'ultima partita della Polonia prima dell'invasione nazista nonché con la prima vittoria polacca contro i magiari. Nel 1941 József Fábián succede brevemente a Ginzery, che ritorna subito dopo. Nel 1942 torna Fábián per sole due partire (tra cui una sconfitta per 7-0 con la Germania), dopodiché la nazionale viene affidata a Kálmán Vághy, che la guida fino al 1943, anno in cui cessano le attività sportive a causa della seconda guerra mondiale.

Secondo dopoguerra (1945-1948)

Liberata Budapest, nonostante l'instabilità politica del Paese nella primavera del 1945 riprende l'attività calcistica ungherese. Il Campionato è diviso in due gironi e non è presente, tra le altre squadre, il Nagyvárad campione in carica poiché rientrato nella Divizia A rumena. L'incarico di allenatore della Nazionale viene assegnato a Tibor Gallowich, già giornalista e portiere, mentre Sándor Bíró viene scelto come primo capitano del Dopoguerra. La prima partita ufficiale della nuova gestione viene giocata il 19 agosto 1945 contro l'Austria (2-0 per l'Ungheria). Nella ripetizione dell'incontro del giorno successivo Gallowich fa esordire il giovane attaccante Ferenc Puskás, che segna il suo primo gol dopo dodici minuti (vittoria 5-2).

Il 4 maggio 1947, sempre contro l'Austria, si gioca un'amichevole celebrativa per i cinquant'anni del calcio ungherese. Alfréd Hajós dà il calcio d'inizio e la partita viene vinta dagli ungheresi (di nuovo 5-2), ma il crollo della tribuna B dell'Üllői úti stadion causa circa duecento feriti. L'accaduto spinge il governo a costruire un nuovo stadio moderno e sicuro per ospitare le partite della Nazionale, che viene poi chiamato Népstadion ("Stadio del popolo"). Sempre nel 1947 l'Ungheria partecipa per la prima volta alla Coppa dei Balcani per nazioni vincendo tutti e quattro gli incontri ed aggiudicandosi il trofeo. Il centravanti magiaro Ferenc Deák (giocatore con la più alta media gol in nazionale di sempre) è capocannoniere della rassegna con 5 gol.

Nel 1948 l'Ungheria prende parte sia alla Coppa dei Balcani, in cui esordiscono il centrocampista László Kubala (prima di espatriare clandestinamente) e la mezzala Sándor Kocsis, sia alla Coppa internazionale, ma il primo torneo viene abbandonato proprio con i Magiari in testa alla classifica. Non partecipa invece ai Giochi Olimpici di Londra 1948.

L'Aranycsapat (1949-1956)

Lo stesso argomento in dettaglio: Squadra d'oro.

Nel 1949, dopo una breve parentesi democratica, l'Ungheria diventa Repubblica Popolare ed entra a far parte del blocco filo-sovietico. La Nazionale viene così affidata a scopo propagandistico all'ex meccanico, sindacalista e centromediano dell'MTK, nonché viceministro dello Sport e presidente del Comitato Olimpico in carica, Gusztáv Sebes. Sebes, allenatore molto scrupoloso, viene affiancato in un primo momento da Béla Mandik e Gábor Kompóti-Kléber e poi promosso a commissario unico dopo poche partite, e prendendo come modelli l'Italia di Vittorio Pozzo e il Wunderteam austriaco di Hugo Meisl, idea una nuova tattica di gioco che egli stesso definisce "calcio socialista", in cui tutti i calciatori condividono stesse responsabilità sia in fase offensiva che in quella difensiva e sono capaci di giocare in ogni posizione, che viene considerata alla base del calcio totale.

Sfruttando i propri incarichi istituzionali, Sebes convoglia i migliori atleti in un numero ridotto di squadre per farli abituare a giocare insieme. In Nazionale pertanto al blocco di giocatori della Honvéd Budapest, la più effervescente realtà del campionato, si mescola quello proveniente dall'MTK Budapest e dai club minori. La disposizione su cui punta in un primo momento è il sistema, in cui il ruolo di centravanti è ricoperto sempre dal prolifico Ferenc Deák, ma dopo il suo abbandono nel 1949 per motivi politici (ostilità verso il regime), viene inizialmente sostituito da Péter Palotás. I risultati tuttavia non soddisfano il commissario tecnico, che decide così di adattare in quel ruolo l'ala destra Nándor Hidegkuti, che si trasforma in "centravanti arretrato".

Nel 1950 la MLSZ è costretta a rinunciare all'iscrizione al Mondiale per motivi economici, ma la squadra ottiene nelle amichevoli risultati eccellenti. Il 4 giugno 1950 i magiari battono 5-2 la Polonia, inaugurando una striscia di 32 gare senza sconfitte che si sarebbe interrotta solo nel 1954, mentre nella partita successiva, il 24 settembre 1950, battono l'Albania 12-0 stabilendo la loro miglior vittoria della storia.

Olimpiadi 1952

Nel 1952 la nazionale olimpica ungherese esordisce in occasione del torneo calcistico dei Giochi di Helsinki.Non essendo il campionato nazionale professionistico, Sebes può convocare i migliori calciatori a sua disposizione (diversamente da quanto accade nei Paesi occidentali) e, molto agevolmente, vince il titolo per la prima volta nella storia del calcio magiaro. La squadra segna 20 gol in 5 partite subendone solo 2, e si mettono in evidenza quali migliori calciatori della competizione il capitano Ferenc Puskás, detto "il Colonnello" per il suo grado nell'esercito, mezzala della Honvéd trasformata in attaccante e considerato il miglior calciatore ungherese di tutti i tempi[7][8], e il suo partner offensivo Sándor Kocsis, soprannominato "Testina d'oro" per la sua abilità aerea (nonostante 1,77 metri di altezza) nonché capocannoniere della rassegna con 6 gol. Il cammino vede arrendersi ai Magiari Romania, Italia, Turchia, Svezia e Jugoslavia, con quest'ultima sconfitta in finale per 2-0 con gol di Puskás e dell'ala Zoltán Czibor. In occasione della premiazione vengono consegnati ai campioni le medaglie d'oro e dei fiori, portati da Armi Kuusela, prima Miss Universo.

L'anno successivo gli ungheresi prevalgono anche in campo mitteleuropeo trionfando nella Coppa Internazionale 1948-1953 in virtù di 27 gol fatti e 17 subiti in sole 8 partite e soprattutto di due punti di vantaggio su Cecoslovacchia e Austria. Puskás è capocannoniere del torneo con 10 reti.

Inghilterra-Ungheria 3-6

Lo stesso argomento in dettaglio: Inghilterra-Ungheria 3-6.
Hidegkuti (indietro a sinistra) e Puskás (a destra in primo piano) contro l'Inghilterra nel 1954.

La straordinaria portata dell'evento olimpico vale a Sebes un invito da Stanley Rous, presidente della FA, a giocare un'amichevole allo stadio di Wembley contro i "maestri" inglesi in occasione del novantesimo anniversario della fondazione della federazione calcistica inglese. L'attesissimo match viene stabilito per il 25 novembre 1953. Nonostante il pronto avvertimento del segretario generale del Partito Comunista Mátyás Rákosi («E se dovessimo perdere? Faccia bene attenzione!»), Sebes accetta l'invito di propria iniziativa e parte per Wembley, dove si dedica ad uno studio capillare del rimbalzo del pallone sul terreno di gioco. Tornando in Ungheria il Commissario Tecnico chiama tre volte alla settimana i suoi migliori calciatori ad allenarsi su un campo rimodellato e ampliato sullo stile di quello londinese con i pesanti palloni inglesi e poi con loro parte per la trasferta. L'Inghilterra, da sempre imbattuta in casa da squadre non britanniche (Home record), quel giorno fa registrare un netto crollo con risultato finale di 3-6 per gli Ungheresi. Secondo alcune fonti, per la tale intensità di gioco la palla non sarebbe uscita fuori dal campo per tutto il primo tempo, mentre Hidegkuti, il "centravanti arretrato", segna tre gol davanti a 100.000 spettatori. I Magiari vanno incontro alla partita che ne consacra il prestigio non solo continentale ma anche mondiale, e così il team di Sebes viene soprannominato "Aranycsapat", cioè "Squadra d'oro".

Gli inglesi vengono così invitati per la rivincita, da giocarsi il 23 maggio 1954 al Népstadion di Budapest, poco prima del Mondiale di Svizzera. Nonostante i nove cambi fatti dal coach britannico Walter Winterbottom rispetto alla squadra dell'anno prima i Magiari, schierati invece con la stessa formazione (eccezion fatta per József Tóth al posto di László Budai), confermano la loro lezione di calcio infliggendo agli avversari la peggiore sconfitta della loro storia (7-1). Segnano Mihály Lantos, poi Puskás, Kocsis (due volte), Hidegkuti, Tóth e di nuovo Puskás.

Qualche mese dopo, un apposito comitato presieduto proprio da Sebes costituisce l'UEFA, nuovo organo di controllo del calcio europeo. La confederazione nasce ufficialmente il 15 giugno del 1954 a Basilea e vi aderisce anche la MLSZ, mentre Sebes ne diviene vicepresidente, restando in carica sino al 1960.

Mondiale 1954

Gagliardetto ungherese del Mondiale svizzero

La Nazionale ungherese si qualifica direttamente al Mondiale del 1954 a causa del ritiro della Polonia dai turni preliminari. La spedizione magiara guidata da Sebes si presenta in Svizzera con tutti i suoi campioni, e dunque con il favore del pronostico. Nel primo turno, Corea del Sud e Germania Ovest vengono effettivamente superate con facilità (9-0 e 8-3), ma nel secondo incontro un intervento del tedesco Werner Liebrich costringe Puskás ad abbandonare il campo anzitempo. L'Ungheria si trova così ad affrontare il Brasile e l'Uruguay senza il suo capitano.

Finale Mondiale del 1954

Sia il quarto di finale con i Brasiliani, passato alla storia come Battaglia di Berna a causa della durezza del gioco e delle risse scatenatesi in campo, sia la semifinale con l'Uruguay campione in carica vengono vinte dai Magiari per 4-2. In finale si ritrovano contro la Germania Ovest. Puskás gioca in condizioni non ottimali ma gli Ungheresi riescono a passare lo stesso in vantaggio per 2-0, salvo poi subire la rimonta tedesca che porta il risultato finale sul 2-3. Il punteggio si conserva fino alla fine dell'incontro per l'annullamento di un gol proprio di Puskás per fuorigioco e il titolo di campione del mondo passa ai tedeschi.[9]

La finale del Mondiale del 1954 diviene famosa come Miracolo di Berna e segna la fine dell'imbattibilità ungherese dopo oltre quattro anni di risultati utili consecutivi, striscia eguagliata e superata solo da Brasile, Spagna e Italia (35 di fila le prime due, 37 gli Azzurri). Nonostante ciò alla fine del torneo Gyula Grosics viene eletto miglior portiere e Sándor Kocsis è capocannoniere con 11 gol facendo registrare il record in un singolo Mondiale fino a quel momento.

La fine della leggenda

Monumento alla memoria dell'Aranycsapat a Seghedino

Al ritorno in patria la squadra e il Commissario tecnico sono soggetti all'umiliazione e alle ingiurie dei compatrioti. Sebes viene imputato di aver fatto giocare Puskás nonostante la precaria condizione fisica e di aver invertito le ali spostando Czibor a destra e Mihály Tóth a sinistra. Nelle sue memorie il CT afferma che la scelta di schierare Puskás derivava da un colloquio con Kocsis, in aperta difficoltà per la mancanza di una spalla che lo aiutasse a smarcarsi, mentre l'inversione delle ali era stata una scelta tecnica dovuta alle caratteristiche del terzino avversario Werner Kohlmeyer. Si diffonde inoltre la falsa notizia che Mihály Tóth fosse il marito segreto della figlia di Sebes, diceria peraltro smentita all'arrivo di quest'ultimo alla dogana nazionale dove dimostra al capo del comitato di ricevimento Zoltán Vas che la sua unica figlia ha solo undici anni. Grosics, invece, racconterà anni dopo di intimidazioni dai vertici del regime: «[...] In serata arrivarono le più alte cariche politiche. Rákosi fece un discorso, il secondo posto era un buon risultato, e poi disse: "Nessuno di voi deve preoccuparsi di essere punito per questa partita" [...]. Sapevo che intendeva esattamente l'opposto. Sapevo che qualcosa di brutto sarebbe accaduto. Mi ero scontrato più volte con l'ÁVH, la polizia di Stato. Sentivo di avere paura. Avevo ragione»[10]. Difatti poco dopo il calciatore viene arrestato con l'accusa di tradimento e spionaggio[11].

Nonostante il saccheggio da parte dei tifosi in piazza Baross a Budapest e le pressioni della moglie preoccupata, Sebes rifiuta le dimissioni e la squadra ricomincia un ciclo di risultati utili che dura altri due anni. Nelle prime sei partite del 1956, l'Ungheria vince una sola volta contro il Libano e Sebes viene esonerato dalla Federazione. Gli succede Márton Bukovi, altro allenatore conosciuto per il suo calcio offensivo nonché suo assistente negli ultimi mesi, che infatti non stravolge il lavoro tattico del suo predecessore. Il 23 settembre 1956 l'Ungheria di Bukovi fa cadere anche l'imbattibilità in casa dell'Unione Sovietica dopo 32 anni. Nell'ottobre dello stesso anno, invece, mentre la Honvéd si trova all'estero per una tournée mondiale, scoppia la celebre rivolta ungherese repressa proprio dai carri armati sovietici. I calciatori più importanti della Honvéd, ovvero Puskás (creduto morto durante la guerriglia urbana), Czibor e Kocsis decidono di non rientrare in Ungheria scegliendo l'esilio.

Periodo post-rivoluzione (1956-1958)

Lajos Baróti, l'allenatore del nuovo corso

Con la rivoluzione finisce il mito dell'Aranycsapat. Alla ripresa delle attività sportive gli unici calciatori della grande squadra del passato ancora disponibili per essere convocati sono Grosics, scagionato dopo 13 mesi per mancanza di evidenza ma comunque allontanato da Budapest, Budai, Hidegkuti, che diventa il nuovo capitano, e József Bozsik, centromediano della Honvéd considerato tra i migliori in attività nonché fermo sostenitore del Partito Socialista e deputato al Parlamento. Márton Bukovi guida invece la Nazionale per altre tre partite e nell'estate del 1957 viene sostituito da una commissione provvisoria composta da Lajos Baróti, Károly Lakat e Károly Sós che riesce ad ottenere la qualificazione al Mondiale del 1958. Dopo aver conquistato il Campionato 1957 con il Vasas Baróti viene scelto come Commissario unico debuttando il 22 dicembre 1957 contro la Germania Est (sconfitta per 1-0). A Lakat viene invece affidata la Selezione olimpica.

Al Mondiale Baróti affianca ad Hidegkuti, confermato al centro dell'attacco, alcuni giovani emergenti tra cui Lajos Tichy, Dezső Bundzsák e Máté Fenyvesi. Gli altri ruoli sono invece integrati con i giocatori del Vasas (Sárosi, Berendi, Kárpáti). Il primo turno si rivela difficoltoso, e alla fine dei tre incontri Ungheria e Galles sono appaiate con tre punti al secondo posto dietro alla Svezia e davanti al Messico. Non esistendo regole per valutare la classifica avulsa viene stabilita una data di spareggio tra le due seconde per determinare chi avrebbe passato il turno. Il 17 giugno 1958 l'Ungheria viene sconfitta 2-1 dal Galles ed eliminata dal torneo. Hidegkuti, che aveva saltato la sfida con il Messico e lo spareggio, decide di ritirarsi dal calcio giocato e la fascia di capitano passa a Grosics.

Anni Sessanta (1959-1969)

Baróti resta alla guida della Nazionale anche dopo il Mondiale. Nel 1958 l'Ungheria partecipa alle qualificazioni per il primo Campionato europeo organizzato dall'UEFA, ma viene eliminata dall'Unione Sovietica. Nel frattempo si conclude anche l'edizione 1955-1960 della Coppa Internazionale, che dal 1960 viene definitivamente sostituita dall'Europeo. I Magiari chiudono al secondo posto dietro alla Cecoslovacchia a causa anche del pareggio all'ultima giornata contro l'Italia, mentre Tichy vince il titolo di capocannoniere con sette gol (quarto ungherese diverso nella storia della competizione).

Proprio nel 1960 la Nazionale olimpica partecipa anche ai Giochi di Roma dopo essersi qualificata vincendo il girone con Cecoslovacchia e Austria. I Magiari arrivano imbattuti in semifinale, dove vengono sconfitti dalla Danimarca. Vincono invece la finale per il terzo posto con l'Italia aggiudicandosi la medaglia di bronzo.

Flórián Albert e Kálmán Mészöly

Tra l'ottobre 1960 e l'ottobre 1961 l'Ungheria vince il girone valido per le qualificazioni al Mondiale 1962. Nell'estate dell'anno successivo prende parte alla rassegna in Cile eliminando nella prima fase Inghilterra, Argentina e Bulgaria, salvo poi subire una sconfitta decisiva nei quarti di finale con la Cecoslovacchia. Il giovane attaccante Flórián Albert del Ferencváros (che aveva rilevato il ruolo di Hidegkuti) vince l'onorificenza di miglior marcatore del torneo con altri cinque calciatori (Garrincha, Vavá, Leonel Sánchez, Dražan Jerković e Valentin Ivanov), mentre Grosics e Bozsik lasciano la Nazionale.

Il 1964 vede l'Ungheria impegnata in due competizioni, l'Europeo e l'Olimpiade. I Magiari si qualificano per la prima volta ad un Europeo eliminando il Galles, la Germania Est (allenata proprio da Károly Sós) e la Francia, che a sorpresa aveva a sua volta eliminato l'Inghilterra. Nella fase finale, giocata in Spagna, all'Ungheria si contrappone in semifinale proprio la Nazionale di casa, mancante delle "stelle" del Real Madrid (Gento, Di Stefano, Santamaría e proprio Puskás) per scelta tecnica, che riesce ad imporsi (2-1) solo dopo i tempi supplementari. I Magiari devono accontentarsi così del terzo posto, che viene conquistato (3-1) contro la più modesta Danimarca[12] e anche in questo caso dopo i supplementari grazie al gol di Ferenc Bene e della doppietta su calcio piazzato di Dezső Novák[13].

Alle Olimpiadi invece l'Ungheria, affidata di nuovo a Károly Lakat dopo due anni con Béla Volentik, conquista la seconda medaglia d'oro della sua storia. Eliminate Svezia e Spagna nelle qualificazioni, la squadra di Lakat vince tutti e cinque gli incontri tra primo turno e finale, dove trionfa contro la Cecoslovacchia (2-1). Bene conquista la classifica dei marcatori con dodici reti segnate, di cui sei contro il Marocco e quattro contro la Repubblica Araba Unita.

Anni 1970 e 1980

Da sinistra: Détári, Kiprich, il CT Verebes, Híres e Sallai nel 1987.

Qualificatasi al campionato europeo 1972 in un girone comprendente Bulgaria, Francia e Norvegia[14] e dopo aver sconfitto la Romania nei quarti, la compagine ungherese cedette all'Unione Sovietica nelle semifinali[15]: l'incontro di consolazione con il Belgio si risolse a favore di quest'ultimo, relegando i danubiani al quarto posto.[15]

Alla positiva esperienza continentale fece seguito un decennio sostanzialmente incolore, con la squadra che — pur compiendo numerosi avvicendamenti alla guida tecnica — riuscì a qualificarsi solo alla fase finale del campionato del mondo 1978.[15] Nel 1981 gli ungheresi strapparono il biglietto per il campionato mondiale 1982 sopravanzando nelle eliminatorie l'Inghilterra[16], pur avendo perso con i britannici entrambe le sfide.[17][18][19] Ad aprire il torneo fu la storica affermazione contro El Salvador, con il punteggio-record di 10-1[20]; nella giornata successiva l'Ungheria fu però battuta dall'Argentina per 4-1, poi il pareggio contro il Belgio impedì il passaggio al secondo turno.[21]

Fallita la partecipazione al campionato europeo 1984[22][23], i magiari si riscattarono prendendo parte al campionato mondiale 1986.[24] Allenato da György Mezey, l'undici ungherese — forte del talento di Lajos Détári e presentatosi al torneo dopo un 3-0 rifilato al Brasile nell'amichevole del 16 marzo 1986 —[25] non superò la prima fase, iniziata perdendo nettamente contro l'Unione Sovietica (6-0)[26]; sconfitto il Canada per 2-0[27], la formazione magiara perse con la Francia, venendo eliminata dalla rassegna.[15]

Anni 1990 e 2000

La fugace apparizione al mondiale messicano rappresentò per lungo tempo l'ultima presenza della compagine in un torneo internazionale. Gli anni 1990 coincisero, infatti, con un netto declino sotto il profilo dei risultati.[15] L'unico exploit si registrò nelle eliminatorie per il campionato mondiale 1998[28][29][30], con l'accesso agli spareggi[31]: nelle gare decisive per la partecipazione al torneo i magiari furono, però, surclassati dalla Jugoslavia[32][33], impostasi per 7-1 a Budapest e per 5-0 a Belgrado.[34][35] Deludenti risultarono, invece, le successive campagne di qualificazione ai campionati europei e ai campionati mondiali, con la squadra danubiana relegata a ruoli di secondo piano nel panorama calcistico internazionale.[36]

A livello di singoli incontri, è da segnalare l'amichevole del 22 agosto 2007, in cui i magiari — già estromessi dalla corsa per il campionato europeo 2008[37] sconfissero per 3-1 l'Italia campione del mondo.[38][39] Durante la fase eliminatoria del campionato mondiale 2014, l'Ungheria subì dai Paesi Bassi una tra le disfatte più pesanti della propria storia (8-1).[40][41]

Anni 2010

Nel settembre 2014, poco dopo l'inizio delle qualificazioni al l'campionato europeo 2016, il commissario tecnico Attila Pintér fu sostituito da Pál Dárdai.[42] Nell'estate 2015 questi lasciò posto a Bernd Storck[43], capace di riportare i magiari a competere per il titolo europeo dopo ben 44 anni e alla fase finale di un torneo internazionale dopo 30.[44] Ammessa ai play-off in ragione del terzo posto dietro Irlanda del Nord e Romania, la compagine ungherese superò la Norvegia nella doppia sfida di spareggio.[45][46] Cominciato il torneo con una vittoria sull'Austria (2-0)[47], gli ungheresi ottennero il primato nel girone pareggiando con Islanda e Portogallo.[48] Agli ottavi di finale furono eliminati dal Belgio con un netto 4-0.[49]

La ripresa manifestata in occasione del campionato europeo costituì tuttavia un acuto isolato, dacché i magiari fallirono in seguito la qualificazione al campionato del mondo 2018, dopo aver perso anche contro Andorra durante le eliminatorie.[50]

Anni 2020

Passata nel giugno 2018 nelle mani del CT italiano Marco Rossi, subentrato dopo la brevissima e fallimentare gestione del belga Georges Leekens, la selezione ungherese terminò in seconda posizione nel proprio raggruppamento di Lega C della UEFA Nations League 2018-2019, venendo comunque promossa in Lega A per via di modifiche nel formato della competizione.

I magiari conclusero poi al penultimo posto il proprio girone eliminatorio del campionato europeo 2020. Ammessi agli spareggi in virtù del piazzamento in Nations League, i magiari riuscirono a qualificarsi alla fase finale del torneo dopo aver superato la Bulgaria in semifinale e l'Islanda in finale. Pochi giorni dopo aver centrato la seconda qualificazione consecutiva al campionato d'Europa, l'Ungheria centrò anche la promozione nella Lega A di Nations League, vincendo il proprio girone di Lega B della UEFA Nations League 2020-2021 con un bilancio di 3 successi in 6 partite.

Inserita nel girone F della fase finale del campionato europeo 2020, tenutasi nel 2021 stante il rinvio dovuto alla pandemia di COVID-19, l'Ungheria trovò Germania, Francia e Portogallo e raccolse due punti, dopo lo 0-3 contro il Portogallo, l'1-1 contro la Francia e il 2-2 contro la Germania. I magiari furono gli unici eliminati del girone. Nel gruppo 3 della Lega A della UEFA Nations League 2022-2023 la squadra registrò poi notevoli progressi, battendo per due volte l'Inghilterra, ottenendo un pari e una vittoria contro la Germania e contendendo il primo posto all'Italia, che ebbe la meglio in casa contro i magiari e, battendoli a Budapest nell'ultimo decisivo incontro, negò loro l'accesso alla final four sopravanzandoli di un punto in classifica.

Impianti di gioco

Il Szusza Ferenc stadion
L'Üllői úti Stadion nel 1911

L'impianto che solitamente ospita le partite della Nazionale ungherese era il Ferenc Puskás Stadion, situato nella XIV circoscrizione di Budapest. Costruito nel 1948 con l'ausilio di volontari e soldati, è stato ultimato nel 1953 ed inaugurato con il nome di Népstadion (Stadio del popolo) a scopo propagandistico dal governo socialista. La capienza originaria era di circa 104.000 posti, poi ridotti a 56.000. Dopo il crollo del socialismo, lo stadio ha mantenuto la propria denominazione fino al 2002, quando è stato intitolato al grande Ferenc Puskás. Il primo incontro dei Magiari tenutosi nell'impianto è stato giocato il 15 novembre 1953 (amichevole Ungheria-Svezia 2-2[51]), ha ospitato anche le gare interne del Debreceni VSC per la Champions League 2009-2010 e l'Europa League 2010-2011 ed ogni anno è sede delle finali di Magyar Kupa e Magyar Szuper Kupa. All'allora Népstadion è stata inoltre giocata anche la storica partita vinta 7-1 dagli Ungheresi contro l'Inghilterra. Nel 2017 , a seguito della totale demolizione del vecchio impianto, iniziarono i lavori di ostruzione del nuovo stadio,7 ricostruito con il nome di Puskás Aréna, teatro di alcuni incontri degli Europei 2020.

L'Ungheria ha giocato le prime gare interne al Millenáris Sportpálya[52] di Budapest, che è rimasto stabilmente lo stadio della Nazionale dall'esordio in casa nel 1903 (Ungheria-Cecoslovacchia 2-1) fino al 1911 (Ungheria-Svizzera 9-0), prima di essere trasformato in velodromo. Alle gare ufficiali vanno poi aggiunte le tre amichevoli con squadre inglesi che hanno preceduto il debutto della Nazionale A.

Dopo il 1911 l'Ungheria ha alternato i suoi incontri tra lo Üllői úti Stadion (ribattezzato Albert Flórián Stadion dal 2007) e lo Hungária körúti stadion (chiamato Nándor Hidegkuti Stadion dal 2002), rispettivamente gli impianti storici del Ferencváros e dell'MTK Budapest, cioè le due franchigie più titolate del campionato tra gli anni dieci e quaranta. Tra le partite giocate allo Üllői úti si ricorda una delle tre massime vittorie dei Magiari (13-1 con la Francia[53]). Dal 1939 l'Ungheria ha lasciato lo Hungária körúti[54] continuando ad esibirsi a Ferencváros fino al crollo di una tribuna il 4 maggio 1947 durante un in incontro con l'Austria. Dopo la sfida il governo decise la costruzione del nuovo stadio, appunto il Népstadion. Tra il 1948 e il 1952 (inaugurazione del Népstadion) l'Ungheria ha giocato perlopiù al Megyeri úti stadion (dal 2003 Ferenc Szusza Stadion, progettato da Alfréd Hajós) e solo saltuariamente allo Üllői úti[55].

Alcune partite, infine, sono state giocate dall'Ungheria anche in altri stadi, in genere amichevoli o sfide con avversari modesti. Gli impianti minori che hanno ospitato la Nazionale ungherese si trovano non solo a Budapest ma anche nel resto del Paese, e sono in particolare l'Illovszky Rudolf Stadion, situato a Angyalföld (XIII circoscrizione di Budapest), la ZTE Aréna di Zalaegerszeg, il Sóstói Stadion di Székesfehérvár (utilizzato dal 1974), l'ETO Park di Győr e l'Oláh Gábor utcai stadion di Debrecen. Nel 2015 i Magiari debuttano in nuovi impianti voluti dal Governo: la Groupama Arena, stadio di proprietà del Ferencváros costruito dopo l'abbattimento dell'Albert Flórián Stadion, e il Nagyerdei Stadion, sostituto dell'Oláh Gábor utcai stadion e di proprietà del Debrecen.


Veduta del Puskás Ferenc Stadion

Colori e simboli

Stemma Kossuth (1902-1940 circa)
Stemma Rákosi (1949-1956)
Stemma Kádár (1957-1989)
Piccolo blasone d'Ungheria (1990-)


Colori dell'Ungheria nel 2008

Sin dagli esordi l'Ungheria ha sempre giocato le partite in casa con una divisa che ricordava la bandiera nazionale, composta cioè da maglia rossa, pantaloncini bianchi e calzettoni verdi. Da quando la tedesca Adidas è diventata fornitore ufficiale della selezione magiara (1970) sono state poi aggiunte decorazioni e stilizzazioni bianche e, occasionalmente, verdi su maglia e calzettoni e rosse sui pantaloncini.

La prima divisa è cambiata sostanzialmente poco nel corso degli anni, anzi sono mutati solo pochi particolari: nei primi anni Dieci la casacca prevedeva il collo con laccetto, poi scomparso dopo gli anni Trenta; in seguito, durante il periodo d'oro dell'Aranycsapat si preferì adottare il "collo a V", resistito sino agli Ottanta, ripreso brevemente nei Novanta e scomparso definitivamente nei Duemila, mentre il colore, inizialmente scuro, è diventato un rosso più caldo con il passare degli anni.

La seconda divisa invece è stata generalmente sempre bianca (maglia e calzettoni) e rossa (pantaloncini). Caso unico è la variante in uso tra gli anni Dieci e i Cinquanta, che prevedeva una tripla banda orizzontale sul petto rossa, bianca e verde e che, anche in questo caso rimandante alla tricolore ungherese.

Sul cuore è cucito lo stemma nazionale (il "Szent Koronás címer"), a differenza di molte altre squadre che espongono il logo della federazione. Con il passare degli anni si sono inoltre succeduti anche i diversi stemmi imposti dall'occupazione comunista del Paese (il "Rákosi-címer" e il "Kádár-címer"), in origine posti sotto la punta della "V" del colletto. Pur essendo stati introdotti nel 1938, i numeri hanno fatto la comparsa sul retro delle maglie solo negli anni Cinquanta, come mostrato dai filmati d'epoca e, in particolare, il primo Mondiale in cui sono stati indossati dagli Ungheresi è stato quello del 1954. Dal 2008 i numeri sono accompagnati anche dai nomi dei calciatori.

Evoluzione della divisa

Zoltán Blum con una delle divise degli albori (anni 1910-1920).
La divisa del 2011 di Dániel Tőzsér firmata da adidas.
1902-1912
CasaTrasferta
Nessun fornitore
1912-1930
CasaTrasferta
Nessun fornitore
1930-1945
CasaTrasferta
Nessun fornitore
1945-1949
CasaTrasferta
Nessun fornitore


1949-1956
CasaTrasferta
Nessun fornitore
1970-1973
CasaTrasferta
Le Coq Sportif
1978-1980
CasaTrasferta
adidas
1982-1984
CasaTrasferta
adidas


1986-1989
CasaTrasferta
adidas
1998-2000
CasaTrasferta
adidas
2000-2002
CasaTrasferta
adidas
2002-2004
CasaTrasferta
adidas


2004-2006
CasaTrasferta
adidas
2006-2007
CasaTrasferta
adidas
2007-2008
CasaTrasferta
adidas
2008-2009
CasaTrasferta
adidas


2009-2010
CasaTrasferta
adidas
2010-2012
CasaTrasferta
adidas
2012-2014
CasaTrasferta
adidas

Rivalità

Pur non essendo una Nazionale molto blasonata, l'Ungheria è comunque protagonista di alcune "sfide storiche" che per motivi storici, culturali ed etnici sono particolarmente sentite dal pubblico e dai calciatori.

Austria

Con l'Austria c'è un legame speciale per gli ungheresi, in quanto le due compagini danubiane si sono contrapposte oltre 130 volte e nel primo Novecento davano vita al "derby" dell'Impero austro-ungarico.

Con il passare del tempo si è assistito a sfide molto appassionanti, dagli anni trenta (in cui sfidavano il Wunderteam, privo di elementi singoli di grande caratura ma caratterizzato da una fitta rete di passaggi e da improvvisi cambi di posizione che disorientavano gli avversari, e l'Ungheria di György Sárosi, Gyula Zsengellér, Pál Titkos e István Avar), sino ad oggi.

Durante gli anni cinquanta l'Aranycsapat si imponeva senza difficoltà su tutti gli avversari e, naturalmente, anche sull'Austria (6-1; 4-3; ancora 4-3; 3-2; 1-0; 4-1; ancora 6-1; 2-0). Una curiosità: il 14 ottobre 1956 è l'ultima partita della leggendaria Aranycsapat. I due gol che liquidano l'Austria sono di Ferenc Puskás e Károly Sándor.

László Kubala giocò sia con la nazionale cecoslovacca (nel 1946-47) sia con quella magiara (nel 1948) prima di espatriare clandestinamente.

Negli anni settanta e ottanta gli incontri fra queste due compagini ebbero una doppia valenza: infatti si fronteggiavano l'Ungheria filo-Sovietica e l'Austria neutrale tendente all'alleanza con gli Stati Uniti.

I recenti risultati danno ragione ai magiari, come la vittoria per 2-1 del 16 agosto 2006 (reti di Kuljic per gli austriaci e Zoltán Gera e András Horváth per gli Ungheresi) e per 2-0 del 14 giugno 2016 durante gli Europei di calcio.

Tra le due tifoserie, come già detto, non vi è assolutamente rivalità né avversione.

Cecoslovacchia, Rep. Ceca e Slovacchia

All'interno del calcio europeo del primo Novecento vi era l'élite danubiana.Ungheria, Austria e Boemia componevano un triangolo di nazionali all'avanguardia, ma non ancora adatte a sfidare i "maestri" inglesi. Così si organizzavano sfide tra queste tre grandi selezioni dell'Impero austro-ungarico.

Gli ungheresi e i boemi diedero vita a diverse sfide che appassionarono i tifosi del tempo. Successivamente, entrambi i Paesi divennero indipendenti dall'Austria e organizzarono più incontri, che sorrisero più ai magiari che ai neo-cecoslovacchi. Gli atleti ungheresi si imposero più volte su quelli dell'ex-Boemia, vincendo per ben tre volte nella loro storia con cinque gol di scarto (8-3 nel 1937 e 5-0 nel 1950 e nel 1952, sconfitte più pesanti per la Cecoslovacchia stessa).

Dopo la scissione del 1º gennaio 1993 e la successiva divisione in Repubblica Ceca e Slovacchia, sono state raramente giocate partite tra le compagini ex cecoslovacche e quella ungherese degne di nota.

Record speciali


Record debuttante più giovane

#NomeData debuttoAvversarioEtà
1József Horváth1º aprile 1906 Boemia16 anni e 90 giorni
2Gyula Bíró7 ottobre 1906 Boemia16 anni e 150 giorni
3György Orth4 novembre 1917 Austria16 anni e 188 giorni
4Károly Zsák12 luglio 1912 Russia16 anni e 317 giorni
5Imre Schlosser7 ottobre 1906 Boemia16 anni e 361 giorni
6Antal Vágó5 maggio 1912 Austria17 anni e 54 giorni
7Jenő Károly5 aprile 1903 Boemia17 anni e 60 giorni
8József Braun6 ottobre 1918 Austria17 anni e 222 giorni
9Flórián Albert28 giugno 1959 Svezia17 anni e 286 giorni
10Ferenc Bene14 ottobre 1962 Jugoslavia17 anni e 301 giorni
11István Tóth9 maggio 1929 Inghilterra17 anni e 305 giorni


RecordNomeDataAvversarioCifre record
Marcatore più giovaneJózsef Horváth7 ottobre 1906 Boemia16 anni e 291 giorni
Marcatore più anzianoJózsef Bozsik18 aprile 1962 Uruguay36 anni e 141 giorni
Calciatore più longevoImre Schlosser7 ottobre 1906-10 aprile 1927 Boemia- Austria20 anni e 185 giorni
Calciatore con più gol in una partitaGyörgy Sárosi19 settembre 1937 Cecoslovacchia7 gol

Capitani storici

Questo elenco comprende i calciatori che per un determinato periodo hanno vestito stabilmente la fascia di capitano.

György Sárosi, per 7 anni capitano dei Magiari.
Ferenc Szusza, capitano all'alba dell'Aranycsapat.

Lista dei commissari tecnici

La nazionale ungherese è stata guidata da 49 commissari tecnici (tra cui Ferenc Stobbe, che è stato il primo e che è tornato in panchina altre due volte) e due commissioni.

Il primo commissario tecnico dell'Ungheria, Ferenc Gillemot.
 
Frigyes Minder, commissario tecnico in più occasioni durante gli albori.
 
Lothar Matthäus, primo selezionatore tedesco della nazionale magiara.

Il seguente elenco somma le presenze da singolo CT (in uno o più periodi) o all'interno di una o più commissioni.

Esempio: il leader della classifica, Lajos Baróti, ha guidato la nazionale ungherese come commissario unico per 137 volte, più 4 in collaborazione con Károly Lakat e Károly Sós, perciò il suo totale è 141.

György Mezey, ottavo per presenze da CT, durante Olanda-Ungheria 1-2 (17 ottobre 1984).

Record presenze da CT

#AllenatorePres.
1Lajos Baróti141
2Gusztáv Sebes66
3Kálmán Mészöly60
4Bertalan Bicskei45
5Károly Dietz41
6Gyula Kiss40
7Rudolf Illovszky39
8György Mezey35
9Sándor Egervári34
10Frigyes Minder33

Confronti con le altre Nazionali

Aggiornato al 7 settembre 2014

AvversarioGiocateVintePariPerseReti fatteReti subiteDifferenza reti
Albania6510190+19
Algeria110031+2
Andorra220070+7
Antigua e Barbuda110030+3
Argentina7115615−9
Armenia110020+2
Australia200216−5
Austria136663040297252+45
Azerbaigian5500151+14
Bielorussia100125−3
Belgio132381728−9
Bolivia220092+7
Bosnia ed Erzegovina422063+3
Brasile5311117+4
Bulgaria2212555224+28
Canada220030+3
Cile201115−4
Cina100112−1
Colombia110031+2
Croazia9153714−7
Cipro7601135+8
Rep. Ceca[56]4723131110677+29
Danimarca169434016+24
Germania Est179443017+13
El Salvador2110112+9
Egitto421195+4
Inghilterra2252153056−26
Estonia210151+4
Finlandia13931429+33
Francia2212284731+16
Georgia210154+1
Germania331110126469−5
Grecia174583026+4
Islanda107032110+11
India110021+1
Iran4400111+10
Israele512235−2
Italia3499164956−7
Kazakistan110030+3
Kuwait110010+1
Giappone220042+2
Corea del Sud2200100+10
Lettonia5401116+5
Libano110041+3
Liechtenstein3210100+10
Lituania4310102+8
Lussemburgo1010004710+37
Macedonia del Nord321060+6
Malta12921286+22
Messico7115615−9
Moldavia7421106+4
Montenegro201145−1
Paesi Bassi1752102953−22
Nuova Zelanda330062+4
Irlanda del Nord540162+4
Norvegia177553219+13
Perù200235−2
Polonia3220488739+48
Portogallo10037723−16
Qatar321082+6
Irlanda125522518+7
Romania2311674731+16
Russia[57]27681344440
San Marino4400190+19
Arabia Saudita2020220
Scozia84221813+5
Serbia3215985854+4
Slovacchia402213−2
Slovenia410335−2
Giordania1010110
Spagna133551821−3
Svezia441810169076+14
Svizzera44305912758+69
Turchia137243216+16
Ucraina220052+3
Emirati Arabi Uniti220061+5
Stati Uniti3111220
Uruguay312064+2
Galles103251415−1

Partite consecutive senza sconfitte

Lo stesso argomento in dettaglio: Squadra d'oro.

Palmarès

Tornei internazionali

1948-1953

Tornei amichevoli

1947
1993
1983, 1989
  • Tornei internazionali in Algeria: 1
1967
  • Triangular de Oro 1980: 1
1980

Partecipazioni ai tornei internazionali

Campionato del mondo
EdizioneRisultato
1930Non partecipante
1934Quarti di finale
1938Secondo posto
1950Non partecipante
1954Secondo posto
1958Primo turno
1962Quarti di finale
1966Quarti di finale
1970Non qualificata
1974Non qualificata
1978Primo turno
1982Primo turno
1986Primo turno
1990Non qualificata
1994Non qualificata
1998Non qualificata
2002Non qualificata
2006Non qualificata
2010Non qualificata
2014Non qualificata
2018Non qualificata
2022Non qualificata
Campionato europeo
EdizioneRisultato
1960Non qualificata
1964Terzo posto
1968Non qualificata
1972Quarto posto
1976Non qualificata
1980Non qualificata
1984Non qualificata
1988Non qualificata
1992Non qualificata
1996Non qualificata
2000Non qualificata
2004Non qualificata
2008Non qualificata
2012Non qualificata
2016Ottavi di finale
2020Primo turno
Giochi olimpici[58]
EdizioneRisultato
1908Ritirata[59]
1912Quarti di finale
1920Non partecipante
1924Ottavi di finale
1928Non partecipante
1936Ottavi di finale
1948Non partecipante
Confederations Cup
EdizioneRisultato
1992Non invitata
1995Non invitata
1997Non qualificata
1999Non qualificata
2001Non qualificata
2003Non qualificata
2005Non qualificata
2009Non qualificata
2013Non qualificata
2017Non qualificata


Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni
NOTA: Per le informazioni sui risultati ai Giochi Olimpici nelle edizioni successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.

Statistiche dettagliate sui tornei internazionali

Campionato mondiale

AnnoLuogoPiazzamentoVNPGol
1930  UruguayNon partecipante----
1934  ItaliaQuarti di finale1015:4
1938  FranciaSecondo posto 30115:5
1950  BrasileNon partecipante----
1954  SvizzeraSecondo posto 40127:10
1958  SveziaPrimo turno1127:5
1962  CileQuarti di finale2118:3
1966  InghilterraQuarti di finale2028:7
1970  MessicoNon qualificata----
1974 Germania OvestNon qualificata----
1978  ArgentinaPrimo turno0033:8
1982  SpagnaPrimo turno11112:6
1986  MessicoPrimo turno1022:9
1990  ItaliaNon qualificata----
1994  Stati UnitiNon qualificata----
1998  FranciaNon qualificata----
2002  Corea del Sud /  GiapponeNon qualificata----
2006  GermaniaNon qualificata----
2010  SudafricaNon qualificata----
2014  BrasileNon qualificata----
2018  RussiaNon qualificata----
2022  QatarNon qualificata----

Campionato europeo

AnnoLuogoPiazzamentoVNPGol
1960  FranciaNon qualificata----
1964  SpagnaTerzo posto 1014:3
1968  ItaliaNon qualificata----
1972  BelgioQuarto posto0021:3
1976  JugoslaviaNon qualificata----
1980  ItaliaNon qualificata----
1984  FranciaNon qualificata----
1988 Germania OvestNon qualificata----
1992  SveziaNon qualificata----
1996  InghilterraNon qualificata----
2000  Belgio /  Paesi BassiNon qualificata----
2004  PortogalloNon qualificata----
2008  Austria /  SvizzeraNon qualificata----
2012  Polonia /  UcrainaNon qualificata----
2016  FranciaOttavi di finale1216:8
2020[60]  EuropaPrimo turno0213:6
2024  GermaniaQualificata

Confederations Cup

AnnoLuogoPiazzamentoVNPGol
1992  Arabia SauditaNon invitata----
1995  Arabia SauditaNon invitata----
1997  Arabia SauditaNon qualificata----
1999  MessicoNon qualificata----
2001  Corea del Sud /  GiapponeNon qualificata----
2003  FranciaNon qualificata----
2005  GermaniaNon qualificata----
2009  SudafricaNon qualificata----
2013  BrasileNon qualificata----
2017  RussiaNon qualificata----

Nations League

AnnoLuogoPiazzamentoVNPGol
2018-2019  Portogallo7° in Lega C[61]3129:6
2020-2021  Italia4° in Lega B[62]3217:4
2022-2023  Paesi Bassi8° in Lega A3128:5

Giochi olimpici

AnnoLuogoPiazzamentoVNPGol
1908LondraRitirata[59]----
1912StoccolmaQuarti di finale0010:7
1920AnversaNon partecipante----
1924ParigiOttavi di finale1015:3
1928AmsterdamNon partecipante----
1936BerlinoOttavi di finale0010:3
1948LondraNon partecipante----

Coppa Internazionale

AnniPiazzamentoVNPGol
1927–1930Quarto posto41320:23
1931–1932Terzo posto24217:15
1933–1935Terzo posto33217:16
1936–1938Non terminata[63]50224:15
1948–1953Campione51227:17
1955–1960Secondo posto63134:16

Tutte le rose

Mondiali

Coppa del Mondo FIFA 1934
Háda, P A. Szabó, D Bíró, D Futó, D Rozgonyi, D Sternberg, D Vágó, C Dudás, C Lázár, C Móré, C Palotás, C Polgár, C Somlai, C Szalay, C Szűcs, C Turay, A Avar, A Kemény, A Markos, A Sárosi, A G. Szabó, A Tamássy, A Teleki, A Toldi, A Vincze, CT: Nádas
Coppa del Mondo FIFA 1938
Háda, P Pálinkás, P Szabó, D S. Bíró, D Korányi, C Balogh, C Dudás, C Lázár, C Polgár, C B. Sárosi, C Szalay, C Szűcs, C Turay, A M. Bíró, A Cseh, A Kohut, A G. Sárosi, A Sas, A Titkos, A Toldi, A Vincze, A Zsengellér, CT: Dietz e Schaffer
Coppa del Mondo FIFA 1954
Grosics, 2 Buzánszky, 3 Lóránt, 4 Lantos, 5 Bozsik, 6 Zakariás, 7 J. Tóth, 8 Kocsis, 9 Hidegkuti, 10 Puskás, 11 Czibor, 12 Kárpáti, 13 Várhidi, 14 Kovács, 15 Szojka, 16 Budai, 17 Machos, 18 Csordás, 19 Palotás, 20 M. Tóth, 21 Gellér, 22 Gulyás, CT: Sebes
Coppa del Mondo FIFA 1958
Grosics, 2 Mátrai, 3 Sipos, 4 Sárosi, 5 Bozsik, 6 Berendi, 7 Budai, 8 Tichy, 9 Hidegkuti, 10 Bundzsák, 11 Sándor, 12 Kárpáti, 13 Szigeti, 14 Szojka, 15 Kotász, 16 Lachos, 17 Vasas, 18 Monostori, 19 Friedmanszky, 20 Bencsics, 21 Fenyvesi, 22 Ilku, CT: Baróti
Coppa del Mondo FIFA 1962
Grosics, 2 Mátrai, 3 Mészöly, 4 Sárosi, 5 Solymosi, 6 Sipos, 7 Sándor, 8 Göröcs, 9 Albert, 10 Tichy, 11 Fenyvesi, 12 Sóvári, 13 Ihász, 14 Nagy, 15 Menczel, 16 Farkas, 17 Rákosi, 18 Monostori, 19 Kuhárszki, 20 Bödör, 21 Szentmihályi, 22 Ilku, CT: Baróti
Coppa del Mondo FIFA 1966
Szentmihályi, 2 Káposzta, 3 Mátrai, 4 Sóvári, 5 Mészöly, 6 Sipos, 7 Bene, 8 Varga, 9 Albert, 10 Farkas, 11 Rákosi, 12 Fenyvesi, 13 Mathesz, 14 I. Nagy, 15 Molnár, 16 Tichy, 17 Szepesi, 18 Ihász, 19 Puskás, 20 A. Nagy, 21 Gelei, 22 Géczi, CT: Baróti
Coppa del Mondo FIFA 1978
Gujdár, 2 Török, 3 Kocsis, 4 J. Tóth, 5 Zombori, 6 Kereki, 7 Fazekas, 8 Nyilasi, 9 Törőcsik, 10 Pintér, 11 Váradi, 12 Martos, 13 Csapó, 14 Bálint, 15 Rab, 16 Halász, 17 Pusztai, 18 Nagy, 19 A. Tóth, 20 Fülöp, 21 Mészáros, 22 Kovács, CT: Baróti
Coppa del Mondo FIFA 1982
Mészáros, 2 Martos, 3 Bálint, 4 Tóth, 5 Müller, 6 Garaba, 7 Fazekas, 8 Nyilasi, 9 Törőcsik, 10 L. Kiss, 11 Pölöskei, 12 Szentes, 13 Rab, 14 Sallai, 15 Bodonyi, 16 Csongrádi, 17 Csapó, 18 Kerekes, 19 Varga, 20 Csuhay, 21 Katzirz, 22 I. Kiss, CT: Mészöly
Coppa del Mondo FIFA 1986
P. Disztl, 2 Sallai, 3 Róth, 4 Varga, 5 Kardos, 6 Garaba, 7 Kiprich, 8 A. Nagy, 9 Dajka, 10 Détári, 11 Esterházy, 12 Csuhay, 13 L. Disztl, 14 Péter, 15 Hannich, 16 J. Nagy, 17 Burcsa, 18 Szendrei, 19 Bognár, 20 Kovács, 21 Hajszán, 22 Andrusch, CT: Mezey

Europei

Campionato d’Europa UEFA 1964
Gelei, P Szentmihályi, D Ihász, D Mátrai, D Mészöly, D Novák, D Sárosi, C Nagy, C Rákosi, C Sipos, C Solymosi, A Albert, A Bene, A Farkas, A Fenyvesi, A Komora, A Tichy, A Varga, CT: Baróti
Campionato d’Europa UEFA 1972
Géczi, P Rapp, D Bálint, D Fábián, D P. Juhász, D Páncsics, C I. Juhász, C Kocsis, C Kovács, C Kozma, C , C Szőke, A Albert, A Bene, A Dunai, A Szűcs, A Zámbó, CT: Illovszky
Campionato d’Europa UEFA 2016
Király, 2 Lang, 3 Korhut, 4 Kádár, 5 Fiola, 6 Elek, 7 Dzsudzsák, 8 Nagy, 9 Szalai, 10 Gera, 11 Németh, 12 Dibusz, 13 Böde, 14 Lovrencsics, 15 Kleinheisler, 16 Pintér, 17 Nikolić, 18 Stieber, 19 Priskin, 20 Guzmics, 21 Bese, 22 Gulácsi, 23 Juhász, CT: Storck
Campionato d'Europa UEFA 2020
Gulácsi, 2 Lang, 3 Kecskés, 4 At. Szalai, 5 Fiola, 6 Orban, 7 Nego, 8 Nagy, 9 Ád. Szalai, 10 Cseri, 11 Holender, 12 Dibusz, 13 Schäfer, 14 Lovrencsics, 15 Kleinheisler, 16 Gazdag, 17 R. Varga, 18 Sigér, 19 K. Varga, 20 Sallai, 21 Botka, 22 Bogdán, 23 Nikolić, 24 Schön, 25 Hahn, 26 Bolla, CT: Rossi

Giochi olimpici

Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1912
Domonkos, P Zsák, D Bródy, D Payer, D Révész, D Rumbold, C Bíró, C Blum, C Károly, C Szüry, C Vágó, A Bodnár, A Borbás, A Fekete, A Kertész, A Pataki, A Sebestyén, A Schlosser, A Tóth, CT: Herczog
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1924
Biri, P Kropacsek, P Zsák, D J. Fogl, D K. Fogl, D Grósz, D Mándi, D Nádler, C Blum, C Guttmann, C Hajós, C Obitz, C Orth, C Tóth, A Braun, A Eisenhoffer, A Hirzer, A Jeny, A Molnár, A Opata, A Takács, A Weisz, CT: Kiss
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1936
Régi, P Simon, D Berta, D Horváth, D Kőműves, D Kovács, C Beer, C Bonyhai, C Honti, C Keszei, C Király, C Kolláth, C Lágler, A Bérczes, A Csutorás, A Kállai, A Karácsonyi, A Kiss, A Krivicz, A Pósa, A Soproni, A Tóth, CT: Opata

NOTA: per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.

Coppa Internazionale

Coppa Internazionale 1927-1930
Aknai, P Amsel, P Biri, P Dénes, P Újvári, P Weinhardt, D Emődi, D J. Fogl, D K. Fogl, D Korányi, D Mándi, D Nagy, D Senkey, D Sternberg, C Berkessy, C Borsányi, C Furmann, C Kalmár, C Kléber, C Obitz, C Pesovnik, C Pruha, C Ströck, C Turay, C Vámos, C Weber, A Bukovi, A Hirzer, A Holzbauer, A Kohut, A Konrád, A Markos, A Opata, A Takács, A Toldi, CT: G. KissT. KissFöldessyPataki
Coppa Internazionale 1931-1932
Aknai, P Amsel, P Gallina, P Háda, P Hóri, P Huber, P Újvári, D Dudás, D Kocsis, D Korányi, D Mándi, D Török, C Borsányi, C Kalmár, C Kárpáti, C Kléber, C Lázár, C Lyka, C Polgár, C Ströck, C Turay, A Avar, A Baratky, A Cseh, A Dömötör, A Hirzer, A Nemes, A Sárosi, A Spitz, A Szabó, A Takács, A Tänzer, A Titkos, A Toldi, CT: Máriássy
Coppa Internazionale 1933-1935
Háda, P Hóri, P Szabó, D Bíró, D Dudás, D Futó, D Korányi, D Sternberg, D Vágó, C Lázár, C Móré, C Palotás, C Polgár, C Seres, C Szalay, C Szűcs, C Turay, A Avar, A Cseh, A Kemény, A Kiss, A Markos, A Mikes, A Pusztai, A Rökk, A Sárosi, A Serényi, A Takács, A Tamássy, A Teleki, A Titkos, A Toldi, A Vincze, CT: NádasDietz
Coppa Internazionale 1936-1938
Szabó, P Pálinkás, P Csikós, D Polgár, D Fekete, D Futó, D Bíró, D Korányi, D Miklósi, D Gyarmati, C Seres, C Szűcs, C Lázár, C Szalay, C Dudás, C Magda, C Turay, C Balogh, A Sas, A Vincze, A Cseh, A Titkos, A Toldi, A Kállai, A Sárosi, A Kocsis, A Zsengellér, A Kemény, A Béky, A Kiss, CT: Dietz
Coppa Internazionale 1948-1953
Károlyi, P Henni, P Turai, P Grosics, D Lóránt, D Buzánszky, D Rudas, D Kónya, D Szűcs, D Kispéter, D Balogh, D Börzsei, D Lantos, C Czibor, C Bozsik, C Marik, C Tagányi, C Rákosi, C Nagy, C Kovács, C Kéri, C Nagymarosi, C Zakariás, C Lakat, C Budai, A Szilágyi, A Kocsis, A Hidegkuti, A Palotás, A Egresi, A Szusza, A Deák, A Puskás, A Gőcze, A Tóth, A Sándor, CT: commissione tecnicaSebes
Coppa Internazionale 1955-1960
Oláh, P Fazekas, P Faragó, P Gellér, P Grosics, D Buzánszky, D Lóránt, D Lantos, D Várhidi, D Kárpáti, D Dudás, D Takács, D Mátrai, D Teleki, D Börzsei, D Novák, D Bundzsák, D Sárosi, C Bozsik, C Szojka, C Fenyvesi, C Raduly, C Czibor, C Kotász, C Berendi, C Budai, C Sipos, C Göröcs, C Szimcsák, A Albert, A Kertász, A Machos, A Tichy, A Sándor, A Kocsis, A Hidegkuti, A Puskás, A Tóth, CT: SebesBukovicommissione tecnicaBaróti

Rosa attuale

Lista dei giocatori convocati per le gare amichevoli contro Turchia e Kosovo del 22 e 26 marzo 2024.

Presenze e reti aggiornate al termine della seconda gara.

N.Pos.GiocatoreData nascita (età)Pres.RetiSquadra
PPéter Gulácsi6 maggio 1990 (33 anni)52-72 RB Lipsia
PDénes Dibusz16 novembre 1990 (33 anni)35-27 Ferencváros
PBalázs Tóth4 settembre 1997 (26 anni)00 Fehérvár
DÁdám Lang17 gennaio 1993 (31 anni)671 Omonia
DWilli Orban3 settembre 1992 (31 anni)436 RB Lipsia
DAttila Szalai20 gennaio 1998 (26 anni)431 Friburgo
DLoïc Nego15 gennaio 1991 (33 anni)352 Le Havre
DBendegúz Bolla22 novembre 1999 (24 anni)160 Servette
DMilos Kerkez7 novembre 2003 (20 anni)140 Bournemouth
DBotond Balogh6 giugno 2002 (21 anni)30 Parma
DMárton Dárdai12 febbraio 2002 (22 anni)20 Hertha Berlino
DAttila Mocsi29 maggio 2000 (23 anni)10 Çaykur Rizespor
DGábor Szalai9 gennaio 2000 (24 anni)00 Losanna
CÁdám Nagy17 giugno 1995 (28 anni)792 Spezia
CLászló Kleinheisler8 aprile 1994 (30 anni)493 Hajduk Spalato
CDominik Szoboszlai25 ottobre 2000 (23 anni)4012 Liverpool
CAndrás Schäfer13 aprile 1999 (25 anni)243 Union Berlino
CCallum Styles28 marzo 2000 (24 anni)200 Sunderland
CZsolt Nagy25 marzo 1993 (31 anni)183 Puskás Akadémia
CKrisztofer Horváth8 gennaio 2002 (22 anni)20 Kecskemét
CZalán Vancsa27 ottobre 2004 (19 anni)20 Lommel
ARoland Sallai22 maggio 1997 (26 anni)4712 Friburgo
ADániel Gazdag2 marzo 1996 (28 anni)244 Philadelphia Union
AMartin Ádám6 novembre 1994 (29 anni)213 Ulsan Hyundai
ABarnabás Varga25 ottobre 1994 (29 anni)94 Ferencváros

Record individuali

Lo stesso argomento in dettaglio: Calciatori della Nazionale ungherese.

Dati aggiornati al 20 novembre 2022.

In grassetto i giocatori ancora in attività in nazionale.

Record presenze

PosizioneGiocatorePresenzeRetiPeriodo
1Balázs Dzsudzsák109212007-2022
2Gábor Király10801998-2016
3József Bozsik101111947-1962
4Zoltán Gera97262002-2017
5Roland Juhász9562004-2016
6László Fazekas92201968-1983
7Ádám Szalai86262009-2022
Gyula Grosics01947-1962
9Ferenc Puskás85841945-1956
10Imre Garaba8231980-1991

Record reti

PosizioneGiocatoreRetiPresenzePeriodo
1Ferenc Puskás84851945-1956
2Sándor Kocsis75681948-1956
3Imre Schlosser59681906-1927
4Lajos Tichy51721955-1971
5György Sárosi42621931-1943
6Nándor Hidegkuti39691945-1958
7Ferenc Bene36761962-1979
8Gyula Zsengellér32391936-1947
Tibor Nyilasi701975-1985
10Flórián Albert31771969-1974

Staff tecnico

Commissario tecnico Marco Rossi
Allenatore in seconda Cosimo Inguscio
Allenatore in seconda Zoltán Gera
Allenatore dei portieri Enrico Limone
Team manager József Bazsánt
Fisioterapista Luigi Febbrari
Fisioterapista Gábor Schuth
Medico di squadra Dr. Ádám Szilas
Addetto stampa Gergő Szabó
Massaggiatore Tamás Halmai
Responsabile della divisa László Hegyesi

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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